Viterbo
Il Palazzo dei Papi o Palazzo Papale rappresenta, insieme al Duomo, il più importante monumento storico di Viterbo.
Fu realizzato ampliando il palazzo sede della Curia vescovile, quando papa Alessandro IV (papa dal 1254), a causa dell'ostilità del popolo e della borghesia romana, trasferì la sede della Curia pontificia nel 1257 a Viterbo.
L'ampliamento fu disposto e curato dal Capitano del Popolo Raniero Gatti, che fece costruire tra l'altro, una grande sala per le udienze nota oggi con il nome di Aula del Conclave per il fatto di aver ospitato il primo e più lungo conclave della storia, cioè quello del 1268-1271, durato 1006 giorni.
Il quartiere San Pellegrino è situato sul percorso della via Francigena. L'asse principale è costituito dalla via San Pellegrino con una piazza centrale su cui si affaccia l'omonima piccola chiesa. La zona cittadina aveva caratteristiche residenziali e conserva torri e palazzi duecenteschi. Alcuni edifici sono andati distrutti durante le lotte per il potere tra le famiglie viterbesi.
Il Bullicame (anticamente Bulicame) è una sorgente di acqua sulfurea calda (circa 58 C), sita appena fuori Viterbo, ad ovest del centro storico cittadino. Il Bullicame è la più nota delle tante sorgenti alimentate dal grande bacino idrotermale di Viterbo, insieme alle altre sorgenti ( Carletti, San Sisto, Bagnaccio, Zitelle, Piazza d'Armi, etc).
Dagli Etruschi fino al Secolo XVIII aa sorgente del Bullicameera sede di bagni termali - documentata fin dal primo Medioevo, quale punto di passaggio lungo la Via Francigena. In particolare rappresentava la VI tappa (Mansio) in uscita da Roma, definita Sce Valentine, in ricordo dei Santi Valentino e Ilario, martirizzati nelle vicinanze, secondo la tradizione.
Il Bullicame è anche citata da Dante (Inferno - canto XIV, vv.76-84).